"Sogniamo un mondo senza più violenza, un mondo di giustizia e di speranza. Ognuno dia la mano al suo vicino, simbolo di pace e di fraternità"
The Prayer - Andrea Bocelli & Celine Dion

Read it in your language!

giovedì 24 gennaio 2013

Peace & Love

Vi siete mai sentiti troppo buoni? Insomma, chi di voi non osserva ciò che accade intorno pensando "Mi sarei comportata allo stesso modo?". Credo di non essere l'unica.
Ad esempio osservo il comportamento dei miei compagni con i professori. Non capisco con quale coraggio rispondano in modo così irrispettoso. Non credo di essere una codarda, credo che si tratti di un minimo di educazione.
Io sono contraria alle urla, ai litigi, alle discussioni..insomma, sono una persona pacifica. Non prendetemi per esaurita, sono sempre aperta al dialogo, ma solo quando si moderano i toni.
Penso che si possa esprimere la propria opinione senza alzare la voce ed insultare la parte avversaria. 
Mi capita raramente di perdere le staffe, perché credo che se una persona non ti vuole ascoltare, non lo farà mai, indipendentemente da come gli parli.
Bene, un saluto a tutti.

                                   


sabato 19 gennaio 2013

La pace vuol dire ..

Tra i pensieri vari che mi passano per la mente oggi c'è stata una canzone delle medie sulla pace. Ci ho pensato un po' e ho scoperto di ricordare il testo a memoria. Forse quando l'abbiamo studiata con il prof non mi sono soffermata abbastanza sul suo significato, invece ha un testo bellissimo e ho deciso di scrivervelo. Poi fatemi sapere cose ne pensate.

La pace non è sentire 
nel cuore un affetto distratto
un generico amore 

La pace non é aprire il giornale e dire: 
la guerra, che brutta, che male
La pace vuol dire dire poche parole
la pace è agire come pace vuole 
La pace è vera soltanto se
in pace davvero io sono con te
La pace non è sentire nel cuore
che il male a nessuno si deve più fare 
La pace non è pensar cose buone
ma non impegnarsi nel compiere il bene
La pace vuol dire dire poche parole 
la pace è agire come pace vuole 
La pace è vera soltanto
 se in pace davvero io sono con te
La pace non è sentire nel cuore 
un po' di dolore per gente che muore 
La pace non è fare pace a Natale 
se poi gli altri giorni non sai perdonare
La pace vuol dire dire poche parole 
la pace è agire come pace vuole 
La pace è vera soltanto 
se in pace davvero io sono con te

Ditemi se non è bellissima ** ma soprattutto dice cose vere e bellissime. Buona notte cari lettori, i commenti sono sempre graditi ;)

mercoledì 16 gennaio 2013

Le 10 meraviglie (parte due)

Allora, ieri sera ero arrivata fino al Belgio francese, la quinta scelta.
Oggi ricominciamo con il sesto paese che è l'Olanda. Gli olandesi sono persone molto attive e per loro un pomeriggio passato alla tv o al computer è una perdita di tempo. Questo è perfetto, perché, anche se sembro pigra, io odio stare senza fare niente, e poi amo i paesaggio ghiacciati.


La settima scelta è l'Argentina. Allora, intanto ho una voglia incredibile di imparare lo spagnolo, non solo di capirlo, ma anche di parlarlo. Gli argentini hanno una vita sociale intensa, amano le feste e i balli ed è difficile trovare una famiglia senza un animale domestico. Io non so ballare, mi limito a cantare, però mi piace comunque e soprattutto adoro vedere altre persone.


All'ottavo posto c'è il Brasile, se ci andassi mi troverei per i Mondiali di calcio e sarebbe bellissimo tornarci per le Olimpiadi, dato che sto facendo richiesta di diventare volontaria, sapere la lingua del posto mi agevola di sicuro. I brasiliani amano la musica e sono conosciuti per la loro vitalità e socievolezza; ditemi, cosa c'è di più bello?


Al penultimo posto c'è il Giappone ma solo per la difficoltà della lingua, altrimenti lo avrei messo prima. Grazie alla mia sorellina giapponese, mi sto innamorando della loro cultura e innamorando doppiamente della cucina e non parlo solo di sushi, ma di tante altre cose. Per non parlare delle strutture e del sistema scolastico. Loro hanno campi da tennis e da calcio a scuola, fanno judo e baseball, più pallavolo e basket; io a scuola ho una palestra così brutta che si vergogna di essere stata costruita e non mi posso nemmeno lamentare troppo, considerando le condizioni di altre scuole.


All'ultimo posto c'è la Norvegia, l'unico paese che non mi affascina più di tanto ma non disdegnerei mai un anno passato li. Conosco abbastanza bene il paesaggio e so che è stupendo, il sistema scolastico è leggermente più rigido di quello svedese, ma dopo che ho preso 8 con la prof. psicopatica dell'anno scorso, mi sento "immortale" dal punto di vista scolastico.


Bene, ora ho finito. Se vi steste chiedendo il perché non abbia scelto paesi come l'Australia e la Nuova Zelanda, la risposta è semplice: non sono presenti tra le opzioni del programma annuale e io non ho intenzione di fare quello semestrale.

Aspetto ancora qualche commento, forse invano, ma sono speranzosa :)

martedì 15 gennaio 2013

Le 10 meraviglie

Avevo qualche minuto di tempo prima di andare a dormire e volevo condividere con voi la mia scelta delle possibili destinazioni con Intercultura. Tra i moduli che ho compilato dovevo scegliere 10 paesi in cui poter passare l'anno, in ordine di preferenza.
Allora il primo è il Canada, perciò per un anno avrei la possibilità di parlare inglese o francese e di vivere nella patria del mio adorato Michael Bublè, vivere in una famiglia numerosa che al 90% ospita più di un animale domestico e frequentare una scuola con miliardi di laboratori di ogni genere :)


La mia seconda scelta è la Svezia, il freddo paese al nord Europa. Anche lì la scuola è un centro di vita sociale e poi, una cosa della quale mi sono innamorata, spesso si arriva a scuola in scii. Che cosa fantastica!

Al terzo posto c'è la Finlandia, altro freddo paese del nord Europa, simile alla Svezia come paesaggi e sistema scolastica e altamente sviluppato a livello tecnologico.


Al quarto arrivano gli Stati Uniti, unico paese anglofono oltre al Canada che io abbia scelto. Ammettiamolo, siamo tutti o quasi tutti affascinati dal Paese delle novità, io per ora ho visto solo NY, Boston, Washington e Philadelphia. In più muoio dalla voglia di frequentare una scuola americana come quelle dei film.


La mia quinta scelta è il Belgio francese, che all'inizio avevo scartato perché lo ritenevo scontato e troppo vicino. Invece il sistema scolastico è molto interessante e anche quel che riguarda la cultura culinaria. Yum! :p


Per stasera è tutto cari lettori (sperando che qualcun legga ciò che scrivo), domani scriverò gli altri cinque paesi :)
Notte <3

credo in un solo Dio

Allora, vorrei affrontare brevemente un tema abbastanza importante, che si può riscontrare vedendo solo una decina di tweet: gli idoli delle ragazze e dei ragazzi. Per me quelli non sono idoli, il mio idolo è solo Dio. Rafa è il mio giocatore di tennis preferito, il personaggio sportivo che più ammiro, una persona famosa che mi fa piacere seguire e tanto altro, ma non il mio idolo.
Per me Justin Bieber non può essere un idolo, ma non perché ce l'abbia con lui. Nemmeno gli One Direction sono degli idoli, Michael Bublè (per quanto lo ami), Beyoncé and Company.
Sono persone famose che possiamo ammirare, come possiamo fare perfettamente con persone che non lo sono, ma per me comunque non sono idoli, per qualunque motivi li si ami.

Quello che io davvero non capisco è quando mi dicono che amo Rafa solo perché è bello. Inoltre spesso sono le stesse persone che dicono che è brutto, quindi già la coerenza non è al massimo.
Per me Nadal non solo è bello, è stupendo fisicamente e puntualizzo il "Per me" perché poi i gusti sono gusti. Il fatto che io lo ammiri fisicamente non vuol dire che non lo faccia per tutto il resto.
Non è che dopo tre ore di partita sia bellissimo, magari tutto sudato e sporco di terra e con i capelli fradici, ma a me fa piacere vederlo. Altrimenti anziché vedere le sue vecchie partite e interviste, mi guarderei la pubblicità di Armani e il video con Shakira 50 volte al giorno.
Io guardo tutto ciò che trovo di lui, dalla cosa più bella alla minima cavolata e mi emoziono per ogni sciocchezza. Appena pubblica una nuova foto mi si stampa un sorriso indelebile, quando lo sento nominare nelle telecronache di altre partite mi si drizzano le orecchie. Ho imparato a capire lo spagnolo per comprendere ciò che dice senza guardare i sottotitoli e provo una grande gioia quando incontro qualcuno con la mia stessa passione o quando vedo quante persone nel mondo lo amino.
Certo, resto con i piedi per terra. Non è l'unica cosa importante della mia vita e lo riconosco facilmente. Pur essendo ottimisti al massimo lo vedrò in campo al massimo per altri cinque anni e che dopo mi rimarranno solo vecchi ricordi, ma perché ora non dovrei godere della sua presenza?
Non sono innamorata di lui come se fosse mio marito, anche se spero di incontrarlo un giorno non immagino la nostra Luna di miele e pensare a lui non mi comporta una distrazione dal resto delle cose. E allora? Qual è il problema? Io davvero non lo trovo ma se lo doveste trovare voi fatemelo sapere e sarò felice di leggere ciò che pensate (non lo dico ironicamente, parlo sul serio, sono sempre disposta al dialogo).
Bene, ora che mi sono sfogata per bene posso andare a studiare ma vi lascio con questo video ;)


Che carino! Anche se non è il massimo come attore, è stato bravo <3


domenica 13 gennaio 2013

I'm scared


Io ho paura. Oggi è il compleanno di mio padre. Dovrei essere felice, ma non lo sono. Per me vuol dire solo un anno in meno con la sua presenza. Ciò che accaduto nella mia vita mi ha davvero fatto capire l’importanza dei miei genitori. Io non ho una normale paura di perderli, io ne ho il terrore.
Credo che sia comprensibile, perché almeno una volta ciascuno ce ne è stata la possibilità. Quando avevo otto anni mia madre ha avuto un tumore al seno. Ero piccola, mi dissero che era un nodulo, ma un’amica dei miei dalla bocca larga ebbe la delicatezza di farmelo scoprire durante la notte di Capodanno.
Due anni fa mio padre ha avuto un infarto. Aveva un’occlusione dell’aorta del 99%. I medici sono stati molto chiari: poteva andare molto male.
Mia madre ha un’ernia al disco con cui convive da molti anni e che ogni tanto le blocca la schiena, è terribile vedersela svenire davanti per il dolore.
Dopo quello che è successo a mio padre ho sempre paura di dargli stress e del fatto che lavori così tanto.
Ogni tanto ho paura di non fare abbastanza. A volte mi limito a non essere di fastidio.
I miei sorridono sempre, mi posso preoccupare solo quando li vedo preoccupati. Non lo sono quasi mai, ma proprio per questo a volte ho paura che fingano.
Comunque, come faccio sempre appena mi sento giù, cerco di trovare il lato positivo. Mia madre è guarita completamente dal tumore e mio padre continuando a prendere le medicine sta bene. La mia famiglia vista da fuori è una famiglia normale, ma in verità è molto di più.
I miei genitori non sono degli eroi perché mi consentono di fare viaggi studio o mi possono comprare bei vestiti. Lo sono perché per me e mia sorella si dimenticano tutte le loro paure e affrontano le nostre e io sono sicura di non poter desiderare niente di meglio.
Mentre scrivo questo piango come una fontana, forse ce l’ho anch’io un cuore.

stanchezza.


È stata una giornata strana. In più ho poco tempo perciò non potrò spiegare bene, ma volevo assolutamente scrivere qualcosa.
Ho avuto solo tre ore di scuola, di cui una di supplenza, le altre due latino e fisica. Sia la prof di latino che quello di fisica si sono dimenticati di portare i compiti corretti, perciò ho passato tanto tempo ad aspettare in ansia per nulla. Quello di fisica mi terrorizza. Il tempo con lui non passa mai, non riesco a guardarlo negli occhi e mi viene il mal di pancia nelle sue ore. Non è una cosa normale. Anche perché ho sempre avuto voti alti con lui da tre anni.
Sono tornata a casa e avevo la nausea da mal d’auto. Ho mangiato con la nausea sperando che mi passasse ma mi è solo peggiorata. Dopo pranzo mi sono stesa sul letto per calmarmi ma mi sono ricordata di dover studiare inglese per l’interrogazione. Ho preso i libri per studiare e ho cominciato a leggere dal libro ma avevo troppo freddo e tremavo, con tre maglioni indosso e i termosifoni accesi.
Alle quattro e mezzo sono andata all’ufficio per i vaccini perché mi era arrivato l’avviso di un richiamo. Ovviamente c’era un casino di gente ma la fila è stata abbastanza veloce e poi non era quello il problema.
Il problema è il mio rapporto con gli aghi, credo che sia una fobia in piena regola. Non mi spaventa il dolore, quello lo sopporto, ma sentire l’ago che entra ed esce dalla pelle è una tortura. Nell’attesa camminavo sul posto, parlavo da sola e respiravo molto velocemente, sembravo una pazza isterica.
Ero diventata così pallida che perfino mia madre si è preoccupata, è la stessa donna che io adoro ma mi manderebbe a scuola anche con la febbre.
Alla fine sono entrata e ho deciso di fare il vaccino senza mia madre. Cosa che sarebbe normale per una ragazza di 16 anni, se io non fossi terrorizzata.
Il vaccino è stato rapido e indolore, ma mi hanno fatto sedere per cinque minuti perché mi girava la testa.
Quando sono tornata a casa ho studiato fino alle nove. Ho misurato la temperatura: 37,8. Normale, mi succede sempre dopo il vaccino. Il problema è che ora mi brucia da morire il braccio. Ho chiesto che mi facessero la puntare al braccio destro perché sono mancina e dovevo studiare. Dopo però mi sono ricordata che non dovevo scrivere niente ma il pc lo uso con la destra (chissà perché?). Ora sto scrivendo con una mano e vado lentissima e avrò fatto di sicuro tanti errori di battitura.
Dopo tutto questo vi saluto e vi do la buona notte.

P.S in tutto questo ho avuto il tempo di “sputtanare” un gruppo su fb che mi ruba i foto-collage e le frasi che uso su twitter. Ho sbagliato a scrivere “all” e l’ho scritto senza una “l” per errore in un tweet e nel pubblicarlo questi deficienti non se ne sono nemmeno accorti. Ho fatto due screenshot, li ho messi al confronto e li ho pubblicati. Poi ho scritto agli amministratori che togliessero le cose che mi copiano via messaggio, ma in modo cortese. Hanno tolto solo l’ultima e non hanno nemmeno risposto per scusarsi. Io capisco finchè sono immagini che si trovano comunemente su internet, ma copiare collage e lo stesso dei twitter è proprio una cosa squallida. In più dimostri la tua mancanza di fantasia.

happiness




Sono tornatà con il mio ex. Credo di essere felice. In fondo era ciò che volevo, no? Spero che il mio cuore non mi abbia fatto un altro scherzo. Vedremo come andrà. Per ora non mi posso lamentare

just wondering why..


Due ex di solito non si fanno regali, giusto? Non sto impazzendo io, vero?
Finito il pranzo sono andata in camera mia per stendermi e ho trovato una busta con un peluche. Inizialmente ho pensato che lo avesse appoggiato mia madre per sbaglio, poi però ho preso il peluche e ho visto che c’era scritto “Roma”. E chi è appena tornato da Roma? Si, lui.
Ho chiesto spiegazioni a mia madre e mi ha detto che gli era stato chiesto di metterlo sul mio letto senza dire chi fosse il mittente, poi ovviamente mi ha detto che stamattina si è incontrata con lui e mia sorella. Anche se non me lo avesse detto lei non avrei fatto fatica a capirlo, non è che abbia così tanti ammiratori segreti che hanno passato le vacanze a Roma.
Quello che mi chiedo io è: perché? Non gli ho detto che gli volevo parlare, ho detto soltanto se ci volevamo vedere un sabato.Anche se gli avessi detto che volevo parlare con lui non significava per forza che gli volessi chiedere di tornare insieme. In teoria potevo anche dirgli che non lo volevo più vedere sulla faccia della Terra.
Non ho nemmeno capito se questo regalo mi ha fatto piacere, credo di si, ma sono complicata da capire.
Questo è il peluche: